In questo articolo parliamo di Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti e di quanto sia importante il loro utilizzo, anzi, il loro “corretto utilizzo”.
Questi prodotti sono diventati determinanti per effettuare una valida posa in opera che possa garantire le corrette prestazioni. Inoltre, garantiscono anche una valida durabilità delle prestazioni in opera.
Ne esistono diversi modelli per diverse esigenze e devono essere conosciuti attentamente. Ecco perché ho creato questo articolo che ne introduce i concetti. Buona lettura.
Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti | quali prestazioni assolvono?
I Nastri termoespandenti o autoespandenti sono delegati ad assolvere diverse prestazioni e sono l’elemento che deve garantire una corretta connessione del giunto secondario di posa.
Quando parlo di prestazioni mi riferisco a:
- Prestazioni termiche,
- prestazioni acustiche,
- tenuta acqua, aria e vento,
- prestazioni sulla gestione del vapore.
Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti | modelli e tipologie specifiche.
Nel momento in cui andiamo ad eseguire il progetto di posa in opera, e predisponiamo le tavole di posa, dobbiamo scegliere il giusto nastro termoespandente da applicare.
Ne esistono diversi modelli e diverse tipologie che possono essere utili a colmare spazi definiti e prestazioni a diversi livelli. In questa tabella credit LegnoLegno, puoi vedere le tipologie e le caratteristiche:
Credit foto LegnoLegno
Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti | dove vengono installati?
Attraverso 2 immagini possiamo vedere che i nastri tecnici vengono posizionati in 2 punti specifici:
- lungo lo spessore del telaio (sui 3 lati, SX SUP DX)
- nella parte esterna del serramento, in battuta (sui 3 lati, SX SUP DX)
Dimenticavo, per il lato inferiore del telaio si utilizza un altro materiale specifico e ne parleremo meglio in un altro articolo.
Foto 1: nastro 3E installato lungo lo spessore del telaio
Foto 2: nastro Bg1 installato in battuta
Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti | le misure che dobbiamo tenere in considerazione.
Questi tipi di nastri vengono utilizzati per colmare spazi nei giunti e garantire la corretta connessione. Poiché gli spazi di progetto possono essere diversi, e gli spessori dei telai possono variare, ne vengono prodotte diverse misure.
Ad esempio, le misure da tenere di conto per un nastro termoespandente 3E (multifunzione) sono le seguenti:
- LARGHEZZA: la profondità del telaio del serramento ci aiuta a scegliere la dimensione del nastro
- RANGE: la dimensione del giunto ci serve per trovare il range di lavoro
Ad esempio, se abbiamo un telaio da 70 mm, possiamo scegliere un nastro che abbia una misura assimilabile (64mm)
Se abbiamo un giunto da 7 mm, possiamo utilizzare un nastro che abbia un range di lavoro che va da 4 a 9 mm.
Il nastro scelto avrà quindi questa etichetta di prodotto: 64 mm / 4-9 mm – lunghezza 9,40 m
La solita logica vale per i nastri termoespandenti BG1, fatto salvo che non deve basarsi sulla misura del telaio bensì sullo spazio disponibile in battuta.
Nastri termoespandenti o autoespandenti per la posa in opera di infissi e serramenti | gli errori più comuni.
Il primo errore che non dobbiamo fare è quello di storpiarne i nomi ed i modelli. Non si chiamano “spugne o spugnette”. Sono elementi importantissimi che devono essere presi in seria considerazione e devono essere conosciuti a menadito.
Il secondo errore è quello di pensare che basti installarli per assolvere alle necessità di progetto. Non è così! Serve conoscere il range specifico di lavoro e le funzioni che devono assolvere, altrimenti non servono a niente.
È importante verificare sempre che l’etichetta sul nastro espandente riporti le misure esatte che ci servono: se il nastro ha un range troppo largo o troppo stretto rispetto al nostro giunto, non farà il suo lavoro specifico da scheda tecnica e risulterà completamente inutile.
Il terzo errore è quello di non installarli correttamente. Il posizionamento di questi nastri tecnici determina la corretta funzione e i raccordi angolari sono da eseguire in modo specifico.
Contributo dal commento di Marco Stecca P.I.
In particolare serve attenzione alla lavorazione sugli angoli che è il punto normalmente più critico. Un errore grave, nonostante possa sembrare una “stupidata”, sarebbe invertire la posizione dei nastri (interno-esterno) per creare un potenziale disastro a livello termoigrometrico o di tenuta acqua…sembra assurdo ma si è già visto capitare, mai dire mai.
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Socio Fondatore I.N.D.E.P. Patologia Edilizia
Consulente tecnico ed energetico infissi, isolamenti e VMC
Docente Corso di Alta Formazione sulle Patologie Edilizie
Docente Legno Legno per la qualifica EQF4 sulla posa infissi
Professionista per la posa in opera degli infissi di Qualità Casaclima
Membro del Comitato Tecnico UNI/CT 033/GL 12
“Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori”