Anna Delvey riesce a truffare tutti i più importanti imprenditori con il solo potere delle pubbliche relazioni. Viene dal niente ed ha grandi capacità imprenditoriali ma non ha la minima intenzione di mettersi a lavorare.
Oltretutto è anche una bella ragazza, e questo le facilita le cose ma non si svende mai, né si concede. Il suo sistema è abbastanza semplice e viene utilizzato tuttora in vari ambiti.
Un abito professionale, un orologio che sbrilluccica e uno staff di persone al suo seguito. Persone che più o meno vorrebbero essere come lei. Insomma, come lei dice di essere.
Il suo curriculum è un fondo finanziario che viene raccontato ma non è mai esistito. Ha anche un’azienda di famiglia che però sembra essere un po’ sfigata.
Attraverso la figura che ha creato di sé, per lo più attraverso i social, riesce ad inserirsi accanto a persone importanti e facoltose che hanno a che fare con l’arte. Persone che la conoscono e la rispettano solo perché l’hanno vista con altre persone importanti.
Tipo scatola cinese ma fatta con le persone.
In pratica ha strutturato un enorme falso percorso di pubbliche relazioni. Con queste pubbliche relazioni false ha creato la sua autorevolezza in materia e altrettante pubbliche relazioni false.
Pensa che non ha mai acquistato o venduto un quadro in vita sua. Non ha mai lavorato.
Il gioco si protrae per molto tempo e le pubbliche relazioni crescono portandola vicina al suo obiettivo. Il suo obiettivo è quello di ottenere tantissimi soldi per poi acquistare un immobile importantissimo in una zona frequentata dai vip.
Lì dentro, nell’immobile, promette di voler fare la sua galleria d’arte e di voler raggruppare i consulenti qualificati più autorevoli del settore. In pratica, ha strutturato falsità su falsità e lo ha fatto tante di quelle volte da arrivare pure lei a credere che fosse vero.
Il suo personaggio, veicolato prevalentemente da foto e video sui social, si è appropriato di lei e l’ha spinta a tentare di tutto. Non ti racconto tutta la trama perché magari vorrai andare su Netflix e vederla per conto tuo.
Quello che invece voglio dirti è che tutta la storia viene raccontata attraverso un’investigazione che ripercorre tutti i passaggi della vicenda.
Perché accade questo? Semplice, lei è in GALERA! La prima puntata inizia con lei che viene arrestata.
Da lì si torna indietro a raccontare la sua folle e falsa storia che ha veramente dell’assurdo ma si assimila a molte di quelle che vediamo sui social. La cosa che mi ha colpito di più di questa serie non è tanto la sua folle storia basata sull’ego e sui social, ma quello che succede alle persone attorno a lei.
Le persone che si sono fidate delle apparenze e che non si sono mai domandate se ci fosse davvero la sostanza. Ma su questo devo dire che Anna è veramente brava. Ha un metodo validissimo per curare le PR. Sempre gentile e interessata a quello che succede.
Credo che i social abbiano portato a questa condizione, alla condizione di Anna Delvey, offrendo l’opportunità di essere autorevoli anche a coloro che non lo sono. Ai tempi dei social, Truffare con le Pubbliche Relazioni è diventato un modo di fare quasi normale.
Per essere Anna Delvey basta poco, ecco la check-list con i 6 punti focali che ho tratto da questa serie:
– Farsi foto con persone che hanno successo nel settore.
– Un bel vestito, a misura di successo o anche di più.
– Le foto sui social a spendere soldi.
– I video dal suv, dalla macchina in voga o dall’aereo.
– Ufficio a noleggio con indirizzo figo o foto dall’albergo top.
Ultima cosa da dire…
Anna ci crede forte forte, anche da dietro le sbarre, ma non riesce a raggiungere il suo obiettivo. Ogni volta che si avvicina, ottiene l’effetto saponetta bagnata tra le mani.
La serie si chiama INVENTING ANNA.
Ps: mi piacciono i social e funzionano anche con il lavoro. Mi faccio influenzare da ciò che vedo e che mi piace, e magari lo compro anche.
Capisci perché spingo molto sul fatto di far vedere quello che siamo? “ Siamo artigiani che lavorano nelle case dei propri clienti “
Non c’è bugia, non c’è falsa autorevolezza. Solo capacità e lavoro.
In sostanza, sui social, con molto meno si ottiene tanto di più.
DC
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Scritto per artigiani e liberi professionisti.
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