Oggi parliamo molto di controtelaio monoblocco. Su tanti cantieri, soprattutto su riqualificazioni energetiche dove è previsto l’utilizzo del cappotto, sta entrando piano piano questo prodotto.
Io, come altri miei colleghi, lo utilizzo già dal 2006/2007. Anche se è ancora un po’ sconosciuto, il monoblocco termico esisteva già.
I vecchi monoblocchi erano in metallo. Venivano utilizzati per ingegnerizzare i lavori, facendo da dima all’azienda edile e agli altri operatori del cantiere.
Oggi usare controtelai metallici è impensabile. Abbiamo ripreso il concetto di monoblocco, ma rivisto con materiali termici.
Abbiamo un elemento su quattro lati, realizzato in modo tale da congiungere il serramento con la muratura, senza lasciare punti deboli.
Ricordiamoci però che la finestra, rispetto all’involucro, è un ponte termico. Ha uno spessore ridotto rispetto alla muratura, e dei punti deboli da rendere performanti.
Il principale punto debole sono i giunti che connettono muratura/controtelaio (o finestra) e controtelaio/finestra, dove si concentrano le criticità.
Nel video n°4 vediamo come funziona il controtelaio monoblocco termico.
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Posa in opera infissi e problemi dovuti al controtelaio metallico
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