Dai tempi dei tempi per sigillare lo spazio tra davanzale e telaio del serramento viene messo abbondante silicone. Questo viene poi schiacciato contro al davanzale per creare una barriera all’acqua.
La domanda da porsi è se questo metodo sia ancora applicabile nell’edilizia di oggi, anche a fronte delle normative e dei nuovi materiali a disposizione.
Nell’articolo trovi le mie considerazioni sull’argomento. Vedremo insieme come è meglio curare il lato inferiore del serramento e quale materiale è più idoneo per lavorare su questo punto così delicato.
Indice dei contenuti
Bidoni di silicone, come si sigillava una volta lo spazio tra davanzale e telaio del serramento
Quando nel 1999 ho aperto la partita IVA e ho iniziato a fare l’installatore, il titolare dell’azienda per cui lavoravo aveva un bidone dentro al furgone con tutti i siliconi avanzati dalle sigillature dei serramenti.
La procedura era abbastanza semplice. Prendevamo il silicone dal bidone e lo mettevamo all’altezza del davanzale, in modo da schiacciarlo verso il basso con la nuova finestra.
La non conoscenza del materiale e del suo utilizzo, dovuta alla poca esperienza dell’epoca, mi faceva utilizzare il famoso metodo “ho sempre fatto così” del titolare dell’azienda per cui facevo le installazioni.
Oggi tutto è cambiato, abbiamo materiali tecnici per sigillare lo spazio tra telaio e davanzale, ci sono metodi specifici, ma c’è anche una maggiore attenzione alla lettura e alla messa in pratica della scheda tecnica del materiale.
Per esempio, quando si lavora con il silicone neutro, acetico o polimerico, la scheda tecnica ci indica tutte le particolarità che dobbiamo conoscere per utilizzarlo.
Meglio evitare il silicone nell’isolamento dello spazio tra telaio e davanzale?
Ma torniamo alla domanda iniziale. Meglio evitare il silicone per sigillare lo spazio tra telaio e davanzale?
La risposta è “dipende”.
Il silicone si può usare, meglio se usiamo l’MS polimero che ha maggiore resistenza all’acqua stagnante. La cosa importante è rispettare le indicazioni della scheda tecnica.
Dobbiamo evitare di schiacciare completamente il sigillante verso il davanzale. Questa pratica peggiora le prestazioni del silicone e non lo fa lavorare in modo corretto.
Quello che serve è creare uno spazio dove il sigillante o il polimero possano lavorare bene in conformità con i loro range di utilizzo.
Se nella scheda tecnica è indicato un giunto minimo di 3 mm, dobbiamo staccare il telaio dal davanzale di 3 mm, in modo da creare una fuga che sia superiore a 3 mm. Significa che nella parte bassa andrà inserito un listellino o un fondogiunto che blocca la quantità di silicone o di polimero e ci permette di applicare i materiali in modo omogeneo.
Questo processo ci consente di lavorare bene anche utilizzando silicone e polimero.
Qual è la differenza tra silicone e MS polimero?
I siliconi sono materiali di posa che offrono ottima adesione su diverse superfici, bisogna però selezionare quello più adatto ai due materiali che vogliamo connettere. Resistono all’umidità, ai raggi solari e alle alte temperature. Sono inoltre elastici. Si scelgono per la semplicità di utilizzo. Come lato negativo hanno una resistenza meccanica non eccellente e una durata nel tempo limitata.
L’MS polimero utilizzato in edilizia è un sigillante biadesivo ad alte prestazioni. Offre elasticità, resistenza ai raggi solari e alle temperature, ottima tenuta all’acqua. Ha una maggiore resistenza meccanica che lo rende più idoneo all’isolamento dello spazio tra telaio e davanzale, soggetto a pressione. Si applica in modo facile.
Si possono usare altri prodotti per migliorare l’isolamento dello spazio tra telaio e davanzale?
Sì, possiamo usare altri prodotti.
La soluzione migliore è quella di combinare diversi materiali per ottenere una sigillatura più performante.
Il prodotto che consiglio di utilizzare è il nastro a celle chiuse. Questo nastro tecnico biadesivo si può inserire sotto la traversa del serramento. Ha la funzione di comprimere verso il davanzale.
Ha delle caratteristiche molto importanti, offre un’ottima tenuta all’acqua e resiste all’acqua stagnante. Dà anche un piccolo apporto alla termica dato che il materiale del nastro e celle chiuse è isolante.
Ecco un esempio del suo utilizzo:
se abbiamo un telaio da 7 cm di profondità e utilizziamo un nastro da 5.5 cm ci troviamo con due spazi di 7 mm ancora non isolati. Possiamo sigillarli con silicone o polimero, correttamente applicati secondo il loro range di utilizzo.
Questo metodo ci consente di creare una sigillatura efficace e far lavorare tutti i materiali in modo prestazionale.
È un esempio importante di come si possono utilizzare i nuovi sistemi combinati ai vecchi sistemi. Evolviamo il sistema di posa utilizzando in modo virtuoso prodotti del passato e nuove tecnologie ad alte prestazioni.
Conclusioni e considerazioni
Sigillare lo spazio a tra telaio e davanzale con il silicone schiacciato significa offrire una garanzia nel tempo limitatissima.
Il silicone dato in questo modo non lavora in modo corretto e non crea una barriera efficace. È un metodo del passato, fuori dalle normative e dalle buone pratiche di posa in opera dei serramenti.
La traversa inferiore dei serramenti è il principale punto debole per l’infiltrazione d’acqua e va curata con attenzione. Il mio consiglio è di investirci il più possibile, lavorando bene sulla sigillatura e sul risanamento del vano murario.
I prodotti vanno usati guardando le schede tecniche, applicandoli sempre secondo i loro range di utilizzo.
Questo spazio così delicato può creare problemi di difficile risoluzione. Una volta installato il serramento, intervenire è complicato e invasivo. Ci troveremmo a dare silicone sul vecchio silicone o a dover smontare completamente il serramento.
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Consulente tecnico ed energetico infissi, isolamenti e VMC
Docente Corso di Alta Formazione sulle Patologie Edilizie
Docente Legno Legno per la qualifica EQF4 sulla posa infissi
Professionista per la posa in opera degli infissi di Qualità Casaclima
Membro del Comitato Tecnico UNI/CT 033/GL 12
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