Telai infissi e serramenti con installazione in luce, si possono evitare i problemi?

Installare gli infissi in luce può causare delle problematiche da valutare con attenzione. Si tratta di un processo rischioso che può compromettere le prestazioni e causare criticità molto complesse e invasive da risolvere.

Quando interveniamo su di un vano murario perfettamente dritto, da paraspigolo interno a paraspigolo esterno, deve sempre suonare il campanello d’allarme. I problemi che si presentano vanno oltre quello che possiamo gestire con i prodotti di posa, anche se prestazionali e correttamente applicati.

Nell’articolo affronto la questione della posa in luce in sostituzione e del perché è sempre meglio evitarla per tutelare le prestazioni degli infissi. Parlerò anche di un mio intervento del 2000 e di come ho mitigato le criticità che ho toccato con mano eseguendo un’installazione di questo tipo.

P.S.: si tratta di casistiche che ricorrono spesso nella sostituzione di infissi esistenti. Nelle nuove costruzioni è raro che accada ancora.


Quali sono i problemi dell’installazione in luce

Quando eseguiamo un’installazione possiamo utilizzare in modo corretto nastri termoespandenti, polimero, schiuma, barriere al vapore. Per quanto progettiamo e lavoriamo sull’isolamento, rimane una cosa che non si può cambiare: la conduzione dell’intonaco “passante”.

Se abbiamo un elemento unico che connette interno ed esterno, come avviene in questo caso con l’intonaco, deve suonare un campanello d’allarme che non possiamo assolutamente ignorare.

L’assenza di una battuta e di un elemento che possa migliorare questo punto così delicato porta sempre a un’installazione cagionevole che può compromettere termica e acustica, oltre creare le condizioni per una situazione di umidità e muffa.

Per fare chiarezza su questo argomento così importante, riporto un caso di posa in luce che ho affrontato nel lontano anno 2000. Un’esperienza che è stata per me una lezione sulle problematiche del vano murario e sulle possibili risoluzioni.


La storia di un’installazione infissi in luce dell’anno 2000

Nel 2000, un anno dopo che ho iniziato a lavorare, ho realizzato un’installazione in luce per un cliente. L’ho fatto curando con attenzione gli isolamenti, utilizzando tutto quello che serviva per ottenere un risultato performante.

Nonostante l’attenzione e la cura date, in breve tempo mi sono ritrovato con delle macchie di umidità intorno alla spalletta interna; nel punto dove il telaio si congiungeva con la muratura.

Era il 2000 e le mie conoscenze erano quelle che erano. Lavoravo da un solo anno e la mia preparazione a queste problematiche non era quella di adesso. Volevo però capire e risolvere il problema che si era venuto a creare.

Per farlo ho eseguito subito delle verifiche. A livello di posa in opera sembrava tutto a posto… silicone e sigillanti tenevano e il vano sembrava isolato correttamente. Il problema doveva essere altrove.

Dopo un’analisi approfondita, la conclusione è stata che, durante gli episodi di pioggia battente, l’intonaco si bagnava completamente, portando l’umidità verso l’interno. Umidità che finiva per bagnare le spallette interne. Ad amplificare il problema era l’assenza di persiane esterne; c’era solo uno scuretto dal lato interno come accade spesso nelle case toscane. Per fortuna l’installazione era recente. Non c’erano ancora problemi di muffa e marcescenza, praticamente inevitabili sul lungo termine.

Una volta capita la causa del problema ho iniziato a lavorare ad una soluzione. Anche con le conoscenze e i materiali dell’epoca (si parla di quasi 30 anni fa!) c’erano comunque delle malizie da utilizzare.

Sono sempre stato dell’idea che quando fai un errore “e lo risolvi pagando a tue spese” entra in te un’esperienza che rimane nel tempo.

Posa in luce infissi e serramenti problemi
Schema che riassume la corretta posa dei serramenti e l’utilizzo di materiali di posa appropriati.

Come ho mitigato i problemi dell’installazione in luce

Un problema di questo tipo (quando sostituisci vecchi infissi) non si risolve togliendo il serramento ed installando un controtelaio perché potrebbero mancare i margini necessari.

Se a sinistra e a destra potevo modificare le spallette per installare il controtelaio, nella parte superiore c’erano le architravi che non potevo cambiare. Altre possibili modifiche avrebbero inciso sulla luce architettonica dell’infisso… in poche parole avevo le mani legate.

Ecco la strategia che ho utilizzato per sistemare questa installazione in luce:

dopo aver rimosso tutti gli infissi installati, ho eseguito un intervento direttamente sulla muratura.  Ho realizzato un taglio termico di circa 3 cm (sia in profondità che in spessore) dove ho applicato poi un isolante.

In questo modo ho ottenuto una suddivisione che interrompe la conduzione dell’intonaco, proprio come avviene con il taglio termico inferiore, quello del 4° lato.

Di fronte a un criticità di questo tipo la cosa importante è staccare la conduzione dell’intonaco. Interno ed esterno devono vivere la loro vita separatamente perché fanno due lavori completamente diversi. 


Conclusioni

L’installazione in luce degli infissi espone a criticità importanti.

È sempre meglio evitarla, preferendo delle battute che ci consentono di migliorare le prestazioni d’insieme, sempre lavorando con cura sui giunti di posa, come indicato dalla norma UNI 11673-1.

Come abbiamo visto, possiamo utilizzare alcune malizie per mitigare i punti deboli di questo tipo di installazione. Rimane comunque un tipo di posa meno efficace e con una propensione alle criticità.


Risorse utili

Il quadro complessivo della norma UNI 11673 nelle sue quattro parti

Cosa dice la norma UNI 11673-1 per la progettazione della posa in opera dei serramenti

Cosa dice la norma UNI 11673-2 formazione e qualifiche del posatore di serramenti

Cosa dice la norma UNI 11673-3 per i corsi di posa in opera dei serramenti

Cosa dice la norma UNI 11673-4, requisiti e criteri di verifica della posa in opera serramenti

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