Aumentare la luminosità con gli infissi anche se fa sempre più caldo?

Dobbiamo ancora aumentare la luminosità con gli infissi anche se fa sempre più caldo? Rispondo sì, ma ci sono delle complessità da affrontare.

La luce naturale è un elemento chiave della progettazione di nuovi edifici e ristrutturazioni. Oggi l’obiettivo è quello di far passare più luce possibile, in particolare con l’utilizzo di infissi con profili sottili e vetri ad alta trasparenza.

Dobbiamo però fare i conti con l’aumento delle temperature. Il rischio principale è quello di creare ambienti dove si vive bene in autunno/inverno, ma che sviluppano delle criticità nel periodo estivo e addirittura già a primavera.

In questo articolo vediamo perché dobbiamo ancora ottenere una casa luminosa, ma anche adatta alle estati roventi divenute ormai la normalità per il Centro, il Sud, e una tendenza sempre più comune anche al Nord.


Aumento delle temperature: vediamo alcuni numeri

Nei mesi estivi le temperature possono ormai superare i 35°C per un periodo di tempo sostenuto, portando le abitazioni a temperature estremamente elevate, anche nelle ore notturne. In combinazione con l’umidità, la casa può diventare quasi invivibile.

Ecco alcuni dati sulle temperature recenti in Italia: nel 2024, al Nord si sono registrati 52,3 giorni consecutivi di caldo estremo in più rispetto al 2010, con picchi oltre i 35°C passati da quasi assenti a oltre 11 all’anno, e notti tropicali aumentate di 36. Nel Centro e al Sud, in circa 15 anni, siamo passati da 13 a 20 ondate di calore l’anno.

I modelli predittivi stimano un costo del condizionamento destinato a triplicare nel Sud Italia, con aumenti considerevoli anche nel Centro e nel Nord.

Dati che riscrivono le esigenze termiche della casa, dove il focus potrebbe spostarsi verso la gestione del calore. Dobbiamo quindi aumentare la luminosità, ma tenendo conto delle esigenze reali dell’edificio.


Come ottenere più luminosità con gli infissi

La strada per ottimizzare la luminosità passa attraverso l’adozione di infissi con profili sottili. Questi elementi permettono di aumentare la superficie vetrata fino al 30%, massimizzando l’ingresso della luce naturale.

Se ieri il profilo sottile era praticamente una prerogativa dell’alluminio, oggi possiamo ottenere profili minimal anche con PVC, legno e legno alluminio.

Per contribuire ad aumentare la luce possiamo scegliere anche elementi in vetro per ingressi primari e secondari, oltre alla scelta di porte finestre.

Infissi minimali in alluminio
I profili sottili permettono di ottenere più vetro e più luce. Oltre a un’estetica suggestiva.

Più luminosità con vetri ad alta trasparenza

I vetri ad alta trasparenza, come il vetro extrachiaro permettono di aumentare il passaggio di luce naturale, oltre a migliorare la resa dei colori.  A differenza del vetro float tradizionale, il vetro extrachiaro elimina fino al 90% delle impurità, garantendo una trasmissione luminosa superiore. Questo prodotto ha un costo importante e va gestito con attenzione.

Tra le soluzioni a disposizione ci sono vetri non extrachiari, ma con trasparenza massimizzata. Un esempio è il vetro isolante Eclaz che consente di far passare più luce, pur garantendo il massimo isolamento, anche con triplo vetro.


Schermature e oscuranti per gestire l’elemento solare

Vogliamo massimizzare la luce, ma anche proteggere gli ambienti dal calore, evitando quel surriscaldamento che oggi troviamo in tante abitazioni. La risposta non è mettere il condizionatore al massimo, ma ridurre il più possibile l’aumento del calore interno.

Entrano in campo gli oscuranti, per isolare al massimo gli ambienti dalla radiazione solare.

Con le schermature solari possiamo invece ottenere un perfetto equilibrio: mitighiamo l’impatto del calore solare, lasciando però entrare una porzione di luce.

Tutti questi elementi vanno progettati con attenzione, valutando anche l’installazione di tende e, dove possibile, la presenza di alberi e vegetazione che possano ombreggiare le pareti più esposte.

Abbiamo a disposizione degli strumenti efficaci. Compito nostro è sfruttarli al meglio per fare centro nell’obiettivo.


Quando si utilizzano i vetri selettivi

In certe abitazioni, in particolare in aree altamente cementificate dove le temperature diventano più estreme, l’istinto potrebbe essere quello di ridurre drasticamente l’apporto di calore del sole, anche con vetri selettivi.

Questi vetri specifici però, vanno utilizzati con molta attenzione. Il vetro selettivo trova applicazione dove è necessario massimizzare la luce riducendo l’apporto termico. Sono indicati per le esposizioni da est a ovest passando per sud, dove l’irraggiamento solare è più intenso. Spesso di utilizzano quando non c’è la possibilità di installare altri elementi, come schermature o oscuranti.


Progettare il giusto equilibrio tra clima e prestazioni dell’edificio

La tendenza agli estremi è senza dubbio una sfida che mette in discussione anche dei principi fino ad oggi dati per assodati.

Dobbiamo realizzare edifici in grado di gestire al meglio ondate di calore, ma anche picchi di freddo che possono verificarsi nei periodi invernali. Tra le “nuove” esigenze ci sono anche gli eventi climatici estremi, già trattati su queste pagine.

Con la giusta progettazione, grazie anche ai prodotti di ultima generazione con le loro prestazioni superiori, possiamo creare edifici dove vivere bene per tutto l’anno, equilibrando con cura la gestione di caldo, freddo, ma anche di venti fuori norma, trombe d’aria e bombe d’acqua. Servirà però riscrivere alcune regole, senza dare per scontato ciò che, più o meno, lo era fino a pochi anni fa.


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