Sostituire gli infissi in edifici storici e aree soggette a vincoli paesaggistici necessita molta attenzione. Non stiamo solo scegliendo un prodotto per migliorare l’efficienza di un edificio, dobbiamo fare i conti con normative e regolamenti che limitano le modifiche, i materiali e l’estetica complessiva dei prodotti. Dobbiamo anche gestire le richieste del cliente, che spesso non coincidono con quello che la legge permette.
Lavorare in zone soggette a vincoli paesaggistici necessita cura e attenzione alle prescrizioni dei Comuni, quanto alle prestazioni che i serramenti devono garantire. L’obiettivo rimane quello di migliorare comfort ed efficienza energetica dell’edificio. Ma come possiamo affrontare un intervento di questo tipo senza commettere errori?
Ne parliamo in questo articolo dedicato a infissi per edifici storici e corretta gestione dei vincoli paesaggistici.
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Vincoli paesaggistici ed edifici storici: quali sono le regole da rispettare
I vincoli paesaggistici nascono per tutelare l’identità estetica e storica di un territorio o di edifici specifici di carattere storico. Stabiliscono delle regole, spesso molto rigide sull’estetica delle facciate, inclusi gli infissi e vanno a coinvolgere le finiture, le forme e i materiali.
L’obiettivo è evitare che edifici con colori o materiali fuori contesto possano svalutare centri urbani e zone vincolate come accadeva in passato. Molti di noi ricordano l’epoca degli infissi in alluminio giallo, nero, argento e la difformità tra edifici che andava a creare delle vere e proprie brutture.
Tra i regolamenti di riferimento c’è il Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.Lgs. 42/2004 affiancato da regole specifiche che possono variare da comune a comune e da zona a zona.
Queste regole influenzano in modo importante il nostro intervento in zone vincolate. Prima di mettere mano a un progetto, il passo fondamentale è informarsi con attenzione. Ogni Comune ha le sue prescrizioni, spesso dettagliate, e ignorarle può causare importanti problemi: possiamo incorrere nel blocco dei lavori, in sanzioni e, peggio ancora, nella richiesta di rimozione di infissi già installati.
Fondamentale è mediare le richieste del cliente. Spesso le persone arrivano in showroom con un’idea precisa, magari un serramento moderno e minimale, colori particolari, forme… diventa necessario spiegargli che non sempre tutto è fattibile. Serve una verifica preventiva, e in alcuni casi domande e autorizzazioni da presentare all’ente competente. Saltare questo passaggio è un rischio che non vale la pena correre.
Come possiamo conciliare estetica e prestazioni
Far convivere estetica e prestazioni in edifici vincolati è possibile, ma è molto complesso. Pensiamo a una finestra di un palazzo d’epoca con linee particolari, magari un telaio sagomato, dettagli che non si possono sacrificare.
Per gestire un elemento di questo tipo entra in gioco la nostra capacità di trovare soluzioni che rispettino il vincolo senza penalizzare l’efficienza energetica o acustica.
La prima soluzione applicabile è scegliere infissi personalizzabili, capaci di integrarsi con lo stile originale e conformi alle normative. Oggi abbiamo a disposizione prodotti ad alta efficienza estremamente adattabili e stili e design particolari.
In alcuni casi, come importanti edifici storici, la sostituzione non è contemplabile. In queste situazioni possiamo intervenire con un miglioramento, modificando il telaio esistente, inserendo un doppio vetro, montando guarnizioni moderne. È un lavoro di fino, ma spesso è l’unico modo per migliorare le prestazioni mantenendo il prestigio dell’edificio oggetto dell’intervento.
Gestione dei materiali e del design infissi per un edificio storico o vincolato
Il materiale riveste un ruolo chiave, assieme al design.
Nelle zone vincolate, il legno è questi sempre il materiale indicato dai regolamento. La sua forza è offrire una grande flessibilità nei colori e garantire ottime prestazioni, purché trattato e mantenuto a dovere. Bisogna comunque fare molta attenzione a finiture e dettagli. Spesso non è possibile modificare il numero delle ante o dettagli come i vetri riquadrati, un esempio sono tanti edifici della Toscana.
Da considerare sono anche incentivi e detrazioni. Portare in detrazione un prodotto non conforme non è mai una buona idea. Il cliente rischia di perdere il beneficio e può crearsi una criticità.
Il mio consiglio è di consultare sempre un tecnico esperto che possa valutare con attenzione la fattibilità dell’intervento e le soluzioni percorribili.
Conclusioni
Sostituire o installare infissi in aree vincolate richiede attenzione e conoscenza di regole e normative. Con la giusta progettazione possiamo comunque migliorare le prestazioni di un edificio senza tradire la sua estetica, sia installando nuovi infissi conformi che con interventi di miglioramento.
Fondamentale è affidarsi sempre a un tecnico esperto, evitando le proposte dei venditori che potrebbe trascurare alcuni dettagli finendo per fornire un prodotto non installabile in un contesto storico o vincolato.
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Consulente tecnico ed energetico infissi, isolamenti e VMC
Docente Corso di Alta Formazione sulle Patologie Edilizie
Docente Legno Legno per la qualifica EQF4 sulla posa infissi
Professionista per la posa in opera degli infissi di Qualità Casaclima
Membro del Comitato Tecnico UNI/CT 033/GL 12
“Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori”