Schiuma poliuretanica e silicone sigillante, come usarli correttamente

Schiuma poliuretanica e silicone per la posa in opera dei serramenti, possiamo usarli in conformità con la norma UNI 11673?

Rispondere a questo domanda per un cliente è difficilissimo. Per un Progettista le cose cambiano, sa che è meglio utilizzare nastri termoespandenti per offrire più prestazioni e più garanzie. Per il serramentista entra in gioco l’aspetto economico, molto dipende da quanto il cliente è disposto a investire nei prodotti di posa.

Schiuma poliuretanica e silicone sono materiali un po’ superati. Questo non significa che siano vietati e che non sia realizzabile un sistema di posa che li utilizza, con i loro limiti, in modo funzionale e corretto.

Nell’articolo approfondisco l’argomento. Lo faccio cercando di capire se, e come, schiume e silicone abbiano ancora spazio in un sistema di posa dei serramenti, anche a fronte delle normative recenti e dell’evoluzione del nostro settore. Parlerò anche di posa in opera in sostituzione con o senza controtelaio, determinante per capire come andrà gestito l’intero intervento.


Sostituzione serramenti con o senza controtelaio?

Sull’argomento controtelaio ci sono diverse scuole di pensiero.

C’è chi vuole sempre il controtelaio nella nuova installazione perché lo reputa la soluzione migliore. Allo stesso tempo c’è chi preferisce installare i serramenti senza controtelaio, adeguandosi alla situazione che trova.

Possiamo dire che tutte e due le strade sono percorribili. Dobbiamo però realizzare un progetto di posa in opera minuzioso. Le tavole di posa illustrano il modo in cui sarà eseguito il lavoro e ci consentono di intervenire con più sicurezza, sulla base di calcolo e progettazione.

Mi permetto di squalificare subito l’installazione del nuovo telaio a ridosso del vecchio. La cosiddetta posa “in sovrapposizione” che espone a enormi criticità. Questo sistema di posa viene proposto ancora oggi, nonostante tutti i problemi che crea e la non rispondenza alle normative.

La posa in sovrapposizione non è applicabile in alcun caso. Non possiamo sapere cosa c’è dietro al vecchio telaio, installiamo quindi un nuovo prodotto su telai e controtelai di decenni fa. Facendo così si riduce la luce del serramento, roviniamo l’estetica con coprifili di grandi dimensioni e peggioriamo le prestazioni complessive.

Dopo questa premessa andiamo al cuore dell’argomento, l’utilizzo di schiuma poliuretanica e silicone nell’edilizia di oggi. Ecco cosa ne penso


Schiuma e silicone per la posa in opera dei serramenti, conviene ancora usare questi materiali?

Premetto che la scelta di questi materiali nasce principalmente dall’aspetto economico. I materiali più performanti sono visti come una spesa in più e ingiustamente squalificati.

Spesso accade perché non viene spiegata in modo corretto la scelta di un materiale migliore, i vantaggi che porta e il modo in cui tutela l’investimento del cliente. Ci sono anche casi in cui il budget è molto limitato e i materiali di posa più performanti non rientrano nella spesa, diventa così necessario gestire al meglio ciò che abbiamo a disposizione.

Non dico che non si possa fare, ma in alcuni casi significa lavorare al di fuori delle normative vigenti, prima tra tutte le norma UNI 11673-1 che disciplina in modo chiaro la progettazione della posa in opera serramenti.

Il concetto chiave della norma è quello di trasferire il serramento dalla fabbrica alla muratura senza fargli perdere prestazioni.  Perdita di prestazioni che potrebbe verificarsi con una posa in opera non corretta ed eseguita con materiali non idonei, in particolare se investiamo molto in un serramento isolante e poco nella sua installazione.

Per utilizzare schiuma e silicone dobbiamo prima valutare con attenzione se possono farci ottenere prestazioni coerenti al serramenti che andiamo ad installare.

In conclusione schiuma poliuretanica e silicone non sono proibiti, ma sono materiali superati il cui utilizzo non offre le migliori prestazioni, espone a più rischi e necessita ancora più cura e progettazione. Vediamo come possiamo gestirli al meglio, consapevoli devi limiti che comportano.


Schiuma poliuretanica per posa in opera serramenti

La schiuma poliuretanica è un elemento estremamente comodo utilizzato nella posa in opera dei serramenti. Quando ci sono degli spazi, anche di 5 cm, la schiuma ci permette riempirli in modo facile utilizzando l’apposita pistola.

Farlo con altri materiali più consoni, o lasciare una minima tolleranza progettando con cura il lavoro è molto più complicato.

A seconda del prodotto da installare, la schiuma si può ancora usare, fa parte dei materiali descritti nella UNI 11673-1. Posso dire che oggi è un po’ obsoleta e fa parte di un modo di installare i serramenti che appartiene al passato. Se comunque vogliamo usarla serve lavorare in spazi precisi e puntuali.

Mi soffermo su questo aspetto perché è importante.

Il concetto che deve passare è che la schiuma non è una soluzione per tappare i buchi lasciati da dimensionamenti sbagliati. Va benissimo usarla. Serve però prestare attenzione alle misure dei giunti per farla lavorare correttamente.

Serve inoltre mettere in pratica le indicazioni del produttore, lavorando secondo i range e le metodologie di utilizzo. Per esempio, quando usiamo la schiuma il punto dove viene applicata va prima umidificato con acqua, in modo da avere il giusto ponte di aderenza e una corretta espansione.

Schiuma poliuretanica
Esempio di utilizzo della schiuma poliuretanica per sigillare i serramenti

Silicone per posa in opera dei serramenti

Oggi possiamo installare un serramento con il 75% in meno di silicone rispetto al passato.

Bisogna tenere conte che il silicone ha dei limiti, in particolare per la traspirabilità. Questo materiale inizia a sentire il peso del tempo e dei cambiamenti avvenuti, possiamo ancora utilizzarlo, ma va fatto con molta attenzione e in contesti specifici.

Il silicone nasce per chiudere una fuga tra due materiali. Se vogliamo usarlo in un progetto di posa dobbiamo scegliere un silicone con il giusto punto di aderenza su ambedue i materiali.

Se lavoriamo su un serramento in PVC da connettere a una parete in laterizio servirà un silicone in grado di aderire sia sulla parte A, il serramento, che sulla parte B, la parete con le sue caratteristiche.

Attenzione all’aspetto dimensionale. Quando applichiamo il silicone sarebbe corretto utilizzare dei fondogiunti, elementi che si inseriscono nella fuga e danno un limite di profondità al silicone che stiamo applicando. In questo modo la fuga viene sigillata e il cordolo rimane omogeneo.

Quando utilizziamo il silicone dobbiamo valutare anche larghezza e profondità della fuga da sigillare. Il concetto da tenere a mente è il seguente:

per una fuga di 1 cm si va in profondità di 0,5 cm.

(Una fuga di 1 cm è grande, ma è utile per far capire il rapporto. Se lo applichiamo a una fuga di 6 mm il rapporto è: 6 mm fuga – 3 mm profondità).

Silicone per la posa serramenti UNI 11673
Un esempio di applicazione del silicone sigillante.

Conclusioni e considerazioni

In conclusione questi materiali non sono “proibiti” nella posa in opera dei serramenti. Invito però a utilizzarli sempre in modo corretto, nella dimensione prescritta dalle schede tecniche e, quando possibile, superarli con materiali innovativi come i nastri termoespandenti.

Questo a fronte di un lavoro che deve durare nel tempo. Un serramento moderno, con la giusta manutenzione, può durare anche 50 anni. La stessa cosa vale per i giunti di posa.

Lavorando con schiume e siliconi finiremmo per dare silicone sul silicone e schiuma su schiuma per evitare che si formino delle fessure nel corso degli anni. Con materiali più performanti evitiamo queste criticità.

Spesso in edilizia “chi più spende meno spende”, un concetto di cui tenere conto quando si scelgono i materiali di posa dei serramenti, in particolare a fronte di prodotti ad altissime prestazioni progettati e installati per durare praticamente in eterno.


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